
Un weekend a Macerata e dintorni, cosa vedere e cosa fare
Visita alla città e all’Abbazia di Fiastra
La città di Macerata si trova proprio in cima ad una collina, distesa tra due vallate, dei fiumi Chienti e Potenza. Non perdetevi d’animo durante la visita, essendo su di un colle, è piena di stradine e scalinate in salita e in discesa, ma proprio questa sua caratteristica ha il pregio di offrire degli scorci molto suggestivi. Inizieremo il nostro percorso dalla piazza centrale della città, Piazza della Libertà, passando per il centro storico, tra musei, chiese e palazzi antichi. Dalla piazza proseguiremo in direzione Porta San Giuliano e Porta Mercato e arriveremo allo Sferisterio, che si trova proprio a ridosso delle mura. Il nostro itinerario continuerà poi nei dintorni di Macerata, presso due bellissime chiese per arrivare all’ultima tappa, l’Abbazia di Chiaravalle di Fiastra, un luogo immerso in un parco naturale meraviglioso.
Piazza della Libertà
Raggiunta Piazza della Libertà vi consiglio di fermarvi, magari sotto la loggia, e ammirarne l’insieme. Da una parte vedrete il bellissimo Teatro Lauro Rossi, realizzato da Antonio Galli, detto il Bibiena, nel 1774, uno dei primi “teatri all’italiana”. Vicino svetta la Torre Civica con lo straordinario Orologio Astronomico. L’orologio misura non solo le ore ma anche le fasi lunari e gli spostamenti planetari, interessante per la visione ancora geocentrica dell’universo, dove tutto ruota attorno alla terra. Seguono poi la Chiesa di S. Paolo e il Palazzo dell’Università, una delle più antiche d’Italia. Dall’altra parte troviamo il Palazzo del Comune, Il Palazzo del Governo e per finire la Loggia dei Mercanti, in stile rinascimentale. Macerata è una città tranquilla e accogliente e vedrete che visitarla sarà molto piacevole.
Palazzo Buonaccorsi – Musei Civici
Da Piazza della Libertà ci dirigiamo verso Porta San Giuliano, una delle porte delle antiche mura che cingono la città. Lungo la via troviamo il settecentesco Palazzo Buonaccorsi, che ospita al suo interno i Musei Civici. Il palazzo è stupendo, risale alla fine del Seicento e dopo varie risistemazioni fu completato nel 1718, con il cortile interno e il giardino. Qui ci sono le bellissime statue in pietra d’Istria di “Ercole vincitore”. Al primo piano troviamo le sale nobiliari, dedicate all’Arte Antica, che sono di un’eleganza sorprendente. Completamente decorate con stucchi e arricchite da pitture straordinarie introducono alla meravigliosa Galleria dell’Eneide. La galleria lascia sbalorditi, la volta è affrescata con scene mitologiche e sulle pareti scorrono le pitture dedicate al ciclo dell’Eneide. La Collezione d’Arte Moderna è al secondo piano e raccoglie un nucleo consistente di opere del ‘800 e ‘900. Le sale del piano interrato sono dedicate al Museo della Carrozza, un museo dal fascino molto particolare con una ricca collezione di carrozze.
Chiesa Madonna Misericordia – Duomo di San Giuliano
Proseguendo raggiungiamo Piazza Strambi dove troviamo la Chiesa della Madonna della Misericordia. Si tratta di una piccola chiesa, “la più piccola basilica al mondo”, realizzata nel 1447 e ristrutturata magistralmente nel ‘700 da Vanvitelli. In pochissimo spazio racchiude, come in uno scrigno, marmi, stucchi e affreschi di grande pregio. Vicino troviamo l’imponente e antico Duomo di San Giuliano, con la facciata incompiuta, potrete ammirarlo solo dall’esterno perché è ancora in restauro, dopo i danni del terremoto. In fondo alla via si arriva a Porta San Giuliano e qui è consigliabile fermarsi per una foto, attraverso l’antico varco abbiamo uno scorcio favoloso dell’abside della chiesa.
Sferisterio
Il percorso continua e da Porta San Giuliano scendiamo verso Porta Mercato per raggiungere lo Sferisterio. Prima di arrivare a Piazza Mazzini sbirciamo tra i palazzi, ci sono delle vie molto caratteristiche, come ad esempio Via degli Orti, uno stretto vicolo con tanti ponticelli sospesi che collegano le case a piccoli orti sopra le mura. Arrivati a Porta Mercato usciamo e ci troviamo davanti un’imponente facciata neoclassica, questa è l’entrata dello Sferisterio, il simbolo di Macerata. Si tratta di una struttura molto particolare, un’arena semicircolare all’aperto, un tempo adibita al gioco del “pallone col bracciale”. Il gioco, molto in voga nell’Ottocento, consisteva nel colpire il pallone di cuoio con un bracciale di legno a punte e lanciarlo nella metà campo avversaria, utilizzando il muro per farla rimbalzare. Lo Sferisterio fu ideato dal Ireneo Aleandri e inaugurato nel 1829 come luogo per eventi sportivi, oggi è un’importante sede di eventi musicali, teatrali e della Stagione lirica maceratese. L’interno è singolare, da una parte un grande e lungo muro rettilineo con davanti il palcoscenico, dall’altra un’architettura a semicerchio con una serie di palchi sostenuti da eleganti colonne e in cima una balconata. Un teatro dall’atmosfera antica, veramente affascinante e dall’acustica perfetta.
Dintorni di Macerata, le chiese nella valle del Chienti
Dopo aver percorso il centro storico si parte alla scoperta dei dintorni di Macerata. La nostra meta finale sarà l’Abbazia di Fiastra ma prima ci fermeremo presso altre due chiese. La prima è la Basilica di Santa Maria a Piè di Chienti, a Montecosaro. La chiesa è molto antica, risale al X secolo e, nonostante i rifacimenti, è uno dei più importanti esempi di architettura cluniacense della regione. La struttura è stata modificata con la costruzione di una seconda chiesa sopraelevata, causa i continui allagamenti. Gli affreschi dell’abside sono del ‘400 mentre la facciata fu ricostruita tra ‘600 e ‘700. Quello che colpisce di più è la pace e la tranquillità che si respira all’interno, in una dimensione austera di profonda meditazione.
La seconda sosta che facciamo è all’Abbazia di San Claudio al Chienti, in località Corridonia. Qui ci troviamo davanti un edificio antico e imponente, dalla struttura particolare, la cui origine è ancora dibattuta. Ha l’aspetto di una fortezza e si compone di due chiese, una sull’altra. La pianta è quadrata con absidi circolari, ai lati della facciata svettano due torri cilindriche. Le ricerche e gli studi, così come i ritrovamenti e i riferimenti che troverete all’interno della chiesa, sono legati ad un mistero che riguarda Carlo Magno. La chiesa era forse un’Abbazia imperiale che faceva parte della Reggia di Aquisgrana? San Claudio al Chienti era la Cappella Palatina? Un’ipotesi veramente incredibile e un mistero affascinante.
Abbazia di Chiaravalle di Fiastra
Siamo arrivati alla nostra meta finale, l’Abbazia di Chiaravalle di Fiastra, un antico complesso monastico cistercense. Ci troviamo nella “Riserva naturale dell’Abbadia di Fiastra”, un luogo straordinario, immerso nella natura, con il bosco, il lago e molti sentieri per escursioni, un vero paradiso a pochi chilometri da Macerata. All’interno si possono visitare l’abbazia con il suo monastero, il chiostro, le grotte con le cantine e il refettorio. La cosa più bella è passeggiare lungo i sentieri, tra i prati, nel bosco, respirare i profumi intensi della natura, io ne sono rimasta molto colpita.
L’itinerario a Macerata e dintorni finisce qui, ho scoperto un territorio ricco di storia, di arte, di paesaggi naturali fantastici, e il cibo? Devo dire che le specialità maceratesi sono molte ma ve ne segnalo due: il ciauscolo e i vincisgrassi, entrambi buonissimi. Il primo è un salame morbido, da spalmare, i secondi sono una variante delle lasagne con almeno sette strati di pasta sfoglia e ragù di carni miste, da provare assolutamente.
Articolo e foto di Morena Schiffo
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