
Otranto: cosa visitare in una delle perle del Salento
Che meraviglia, Otranto!
Non posso che iniziare così a raccontare un’altra delle perle del Salento, che mi ha affascinato al primo sguardo, la “Porta d’Oriente“, la cittadina più a est d’Italia.
Le mie aspettative erano alte e sono state ampiamente soddisfatte: ricordo come fosse adesso il lungomare sferzato dal vento con lo sguardo che si perdeva nel blu, le piccole e tortuose vie lastricate del centro storico, il maestoso Castello Aragonese, la Cattedrale, il porto, le possenti mura e tutta la bellezza di un borgo marinaro della Puglia che ha davvero molto da offrire, dal fascino senza tempo.
Una località da includere senza dubbio in un tour pugliese, con vedute che non è un cliché definire “da cartolina”.
Ecco cosa visitare con una giornata a disposizione.
Cosa visitare a Otranto
Il lungomare degli Eroi
Il lungomare degli Eroi è la prima splendida immagine che conservo di Otranto, quel luogo incredibile dove perdersi a osservare il blu infinito dell’Adriatico, fare una piacevole sosta sulle panchine oppure in uno dei numerosi locali, passeggiare senza più alcuna fretta accompagnati dalla dolce carezza della brezza marina.
L’itinerario prosegue poi nella zona nuova della città e raggiunge una rupe i cui scalini conducono alla Chiesa della Madonna dell’Altomare e a una terrazza panoramica da cui ammirare tutto l’incanto del borgo storico.
La Chiesa della Madonna dell’Altomare
Costruita nel XVII secolo su uno sperone di tufo che scende verso il mare e ricostruita nel 1744, vanta pregevoli decorazioni che ricordano la tradizione marittima a partire dal pavimento a mosaico raffigurante una stella marinara abbracciata da nodi a otto oppure savoia.
L’illuminazione e gli arredi riportano anch’essi simboli legati al mare quali conchiglia, ancora, cavalluccio marino e delfino.
Il porto
Uno sguardo è d’obbligo anche al porto, di fondamentale importanza per una città che vive per il mare, come Otranto.
In posizione strategica, nevralgico scalo commerciale in passato, è una raccolta insenatura dove spiccano svariati pontili e il Molo di San Nicola a tre bracci.
Il centro storico
Al pari del lungomare, per me è stata la parte migliore della città, quella in cui ho respirato appieno la sua tipica atmosfera: labirinto di piccole stradine e vie lastricate, il centro storico è la meta top da visitare a Otranto, delimitato dalle mura, interamente pedonale e quindi ottimo da scoprire scorcio dopo scorcio.
Vi si accede dalla Porta Alfonsina, voluta da Alfonso d’Aragona dopo la liberazione della città dall’occupazione turca.
Qui troverete deliziosi ristorantini e negozietti tipici, nonché angoli caratteristici e unici che si aprono sul mare e innumerevoli monumenti che lo impreziosiscono.
Tra questi, vi segnalo la Basilica di San Pietro, con pitture bizantine, il Monumento ai Martiri di Otranto, la Chiesa di Santa Maria dei Martiri in stile barocco leccese custode di preziose tele, la Cattedrale e il Bastione dei Peslagi.
Il Bastione dei Peslagi e le Mura della città
La bellezza di Otranto si svela anche nel disegno della sua cinta muraria e del fossato.
Salendo la scaletta in legno che conduce al centro storico, arriverete in uno spazio aperto, un tempo cappella di cui sono tuttora visibili elementi architettonici quali altare e decorazioni.
A due passi, si staglia il Bastione dei Peslagi, la cui cima si può raggiungere con una ripida rampa: da quassù, la vista sul borgo e sul porto è davvero qualcosa difficile da descrivere a parole ma da vedere con i propri occhi!
Non mancano localini per tutti i gusti e, ovviamente, i segni della Storia.
La Cattedrale di Santa Maria Annunziata
Nel cuore di Otranto, da non perdere, la Cattedrale di Santa Maria Annunziata, dell’XII secolo, svetta in Piazza Basilica: si tratta di una delle basiliche più antiche della regione, la cui facciata esterna ospita, in felice armonia, lo stile bizantino, romanico e paleocristiano.
Catturano lo sguardo il rosone e il portale barocco, che sono frutto degli interventi che l’edificio subì dopo la liberazione della città dai Turchi nel 1481 a opera di Alfonso II d’Aragona.
Al suo interno, custodisce la Cappella dei Martiri dove si trovano le teche che conservano 800 crani dei martiri di Otranto uccisi nel 1480 durante l’invasione turca, e uno straordinario mosaico pavimentale che raffigura l’Albero della Vita e si estende lungo tutta la navata principale con scene salienti tratte dall’Antico Testamento.
Il Castello Aragonese
Altro fiore all’occhiello da visitare durante una giornata a Otranto è il maestoso Castello Aragonese, non distante dalla Cattedrale, edificato a difesa della città dopo l’invasione dei Turchi che la dominarono per circa un secolo.
Simbolo cittadino, colpisce con le imponenti torri angolari, il Bastione di Diamante che si protende verso il mare, le mura e i fossati.
Ma non soltanto: vale la pena scoprirlo anche all’interno, dove fare tappa al Museo Archeologico, all’invidiabile terrazza panoramica e alla Sala Triangolare, notevole esempio dell’architettura militare dell’epoca.
In più, le stanze oggi sono stupenda cornice per eventi e mostre temporanee.
Articolo e foto di Flavia Cantini
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