La Strada del Vino dell’Alto Adige

Che l’Alto Adige fosse una zona meravigliosa già lo sapevo, è stata la nostra meta di vacanza da quando avevo 6 anni ed è uno dei posti che più amo.

Quando ero piccola non si vedeva l’ora di partire per l’Alto Adige, fresco, dolci buonissimi, passeggiate in mezzo ai boschi e un gruppo di amici come compagnia.

All’epoca non si considerava molto il vino il must era sicuramente la birra, che ovviamente era la protagonista della tavola in tutti i luoghi in cui ci fermavamo per il pranzo o cena dopo una giornata passata in montagna.

Col tempo le famiglie sono cresciute e il gruppone ha cominciato a sgretolarsi optando per altre mete, magari esotiche.

Il mio affetto per l’Alto Adige non è mai diminuito e man mano crescendo mi sono appassionata alla cucina preparando molto piatti ladini e cominciando ad apprezzare il vino locale.

E’ in primavera che questo territorio a mio avviso, da il meglio di sé. Un strada che segue il declinare dei monti che si fa largo tra filari di vigna e meli in fiore.

Da qui ha inizio il nostro percorso per scoprire la Strada del Vino dell’Alto Adige e le sue splendide cantine.

Il piccolo centro di Lana

 

La nostra prima tappa è Lana, è bello rivedere questo paese dopo così tanti anni ed i ricordi si riavvolgono di almeno 30 anni. Un giro nel centro e una cena da Pfefferlechner-keller, un’osteria contadina con annesso birrificio artigianale sono immancabile.

I sapori della tavola con i gusti tradizionali dell’Alto Adige, dai canederli classici allo speck che accompagnano il gulasch di cervo, alle tagliatelle fatte in casa con ragù d’agnello, per finire con i dolci come strudel, torta al grano saraceno, marmellata di mirtilli rossi, panna ed il gelato della casa.

L’atmosfera è quella tipica di un locale storico dove gli ambienti unici, i profumi e l’ospitalità cordiale si mescolano per accogliere il cliente in un abbraccio sincero e che ci fa sentire coccolati.

La prima documentazione scritta sul maso Pfefferlechner risale al 1279, un locale veramente affascinante immancabile per chi viene a Lana.

La Strada del Vino dell’Alto Adige

La Strada del Vino (in tedesco Südtiroler Weinstraße) è una strada che corre a destra e a sinistra del fiume Adige e va da Salorno (primo paese dell’Alto Adige) fino a Nalles passando per Bolzano. Questa strada è stata fondata nel 1964.

I numeri della Strada del Vino:

  • 16 comuni
  • 70 cantine
  • 42 chilometri in linea d’aria
  • 150 chilometri di Strada del Vino
  • 250 ettari di vigneti su un totale di 5.200 in tutto l’Alto Adige

 

Il Territorio

Sono tante le sfaccettature che caratterizzano la straordinaria ricchezza di questa terra: diverse zone microclimatiche, vigneti in collina e su ripidi pendii, differenti altitudini ed esposizioni, una particolarissima composizione del suolo. Il territorio alpino richiede impegno, dedizione e un lavoro dettagliato e intenso. Il risultato sono vini con una forte identità capaci di regalare emozioni memorabili.

Il nostro obiettivo del week-end è comprare vino, le cantine sulle quali ci siamo orientate sono:

Cantina Tramin

La Cantina Tramin si trova nel paese di Termeno sulla Strada del Vino e si raggiunge facilmente in meno di 30 minuti da Bolzano e circa 45 minuti da Trento.

E’ aperta dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 18 e il sabato dalle 9 alle 17 (la domenica è chiusa) e le visite guidate (che cambiano a seconda delle stagioni) sono prenotatili direttamente

A sud di Bolzano, sul versante occidentale della valle dell’Adige, si trova il piccolo borgo di Termeno, in tedesco Tramin, la patria del Gewürztraminer.

I terreni molto calcarei incidono particolarmente sulla ricchezza dei vitigni Chardonnay e Pinot Grigio. A medie altitudini si estendono i vigneti del Gewürztraminer, solo qui quest’uva sviluppa i suoi profumi inconfondibili. Molto particolari e una rarità per l’Alto Adige sono i vigneti verso Cortaccia, dove Cabernet e Merlot sviluppano la loro piena maturità.

La cantina si trova in cima ad un colle all’ingresso del paese di Termeno è di un verde intenso proprio come le viti, sembra essere di guardia al paese e alle vigne. La cantina è nata del 1898 creata dal parroco del paese. Inizialmente composta solo da poche particelle, sono state curate maniacalmente portandole ad ottenere una materiale prima di primissima qualità.

Il Gewürztraminer è il vitigno più diffuso in questo territorio ed è uno dei vitigni più antichi della moderna viticoltura, è il progenitore di tanti vitigni pregiati, come il Riesling, il Carbenet Sauvignon e i vari Pinot. La cantina produce anche altri vini bianchi come Pinot bianco, Pinot grigio, Chardonnay e Sauvignon, mentre nelle zone più alte, fino agli 850 metri, si trova il Müller-Thurgau.

Per quanto riguarda i vini rossi producono la Schiava, Lagrein e Pinot nero.

Oggi sono 160 famiglie che lavorano un totale di circa 270 ettari con l’orgoglio di chi sa che ciascuna bottiglia racchiude un compendio della loro filosofia di vita e di lavoro: rigore, dedizione, fiducia e creatività.

Nel 2018 Cantina Tramin lancia Epokale, un vino che porta i limiti del Gewürztraminer oltre l’immaginabile. La loro audacia è premiata da Wine Advocate che assegna per la prima volta a un bianco italiano i 100/100 punti Parker.

Si assaggia ed ovviamente si compra.

Cantina Sociale di Terlano

Una cosa è certa: i vigneti di Terlano, che sorgono alla stessa latitudine della Borgogna, possono sentirsi molto privilegiati dal clima e dalla natura che li circonda.
Mentre a nord la cresta alpina protegge l’Alto Adige dai venti freddi, a sud il suo territorio si apre accogliendo l’aria mite della pianura padana, stemperata dalle brezze fresche che discendono dalle montagne e dai ghiacciai vicini, e dando vita a un microclima decisamente congeniale alla coltivazione della vite.

La cantina è nata nel 1893, dall’unione di 24 soci. Oggi i soci sono 145, le vigne vanno dai 250 ai 900 metri d’altitudine in una realtà che vede prevalere i vini bianchi. I vigneti sono prevalentemente Pinot bianco, Sauvignon e Chardonnay, mentre a bacca rossa possiamo trovare Pinot nero e Lagrein. La cantina di Terlano si è specializzata in vini che fanno un lungo affinamento sui lieviti, vini da lungo invecchiamento. I vini della Cantina sono pluripremiati.

In assoluto il Quarz è uno dei miei vini preferiti ed è lo scopo principale di questo week- end atteso con impazienza già da ottobre quando abbiamo ordinato le preziose bottiglie di Quarz.

Un terroir straordinario

Le rocce porfiriche rosse tra le quali i vigneti di Terlano si incuneano come tante piccole terrazze al sole, traggono origine direttamente dal fuoco. La loro classe litologica fa parte del porfido quarzifero di Bolzano, e si compone di una stratificazione di lave acide e lapilli vulcanici con sedimenti intermedi.

Grazie alle sue caratteristiche climatiche e geologiche particolari, il territorio di Terlano si è meritato una propria denominazione d’origine controllata (DOC).

Ciò significa che, oltre alla denominazione “Alto Adige”, i vini di Terlano recano anche l’appellativo di terroir “Terlaner”. L’indicazione “classico” è riservata ai vitigni tipici che crescono nella zona classica del vino di Terlano, che si estende fra i comuni di Andriano, Nalles e Terlano.

In una zona dove l’altitudine dei vigneti varia tra i 250 e i 900 metri sul mare, la scelta del vitigno giusto è essenziale. Le zone più a fondovalle sono più adatte per uve come il Lagrein, il Cabernet o altri vitigni da vini rossi corposi. Il Pinot nero e i bianchi, invece, prediligono i versanti più freschi.

Quarz

Fra le sue peculiarità spiccano la struttura raffinata, la profondità e il retrogusto salato, che impreziosiscono questo nobile vino bianco, ormai assurto a fama internazionale.” Vendemmia e selezione delle uve manuali. Pigiatura delicata a grappolo intero e sfecciatura per sedimentazione naturale. Fermentazione lenta a temperatura controllata e affinamento per 9 mesi sui lieviti fini, in parte in botti di legno grandi (50%) e in parte in fusti d’acciaio inox (50%). Assemblaggio tre mesi prima di imbottigliare.

L’annata in vendita è la 2021 da qui potete scaricare la scheda tecnica messa a disposizione dalla cantina.

Importanza delle cantine sociali

Le grandi cantine sociali altoatesine come Terlano, Bolzano, Tramin, Caldaro e numerose altre, hanno dato progressivamente vita a un sistema virtuoso, dove la selezione accurata delle uve e il prezzo di acquisto molto più alto della media hanno permesso di non soffocare economicamente i contadini, spingendoli a ottenere il massimo dalle loro vigne.

La struttura di piccoli singoli appezzamenti e il coinvolgimento diretto dei singoli piccoli produttori permette di agire in modo capillare, rispettando l’esigenza e le particolarità distintive di ogni microzona. 

Il grande vantaggio della forza cooperativa è nella possibilità di agire prontamente e individualmente nelle fasi più delicate e nel gestire i lavori durante l’anno come il lavoro fogliame, la concimazione organica, la semina di fiori e piante per la vegetazione al suolo o al momento della vendemmia, quando anche una sola giornata può influire sulla fragranza e l’intensità dei profumi.

Stremate da questo shopping così impegnativo ci meritiamo una pausa pranzo in un locale che vale il nostro tempo non solo per la bontà del cibo ma anche per l’atmosfera e la vista che si gode seduti in giardino al sole.

G’WÜRZERKELLER

 

Non potevo lasciare l’Alto Adige senza mangiare Uova, speck e patate.

 

Ora vi lascio con una ricetta che merita di essere provata, un dolce stupendo che rievoca in me bellissimi ricordi.

Kaiserschmarren – frittata dolce di Parcines

 

Testo e Foto Erica Zampieri

 

 

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