broccolo fiolaro creazzo

Il Broccolo Fiolaro di Creazzo: bontà vicentina invernale

Nel gruppo di bontà assolute che, quando ero piccola, pensavo fossero diffuse in tutta Italia quando, in realtà, erano specialità gastronomiche del vicentino c’è sicuramente il Broccolo Fiolaro di Creazzo, alimento di cui io mi sono cibata fin da piccola, imparando ad amare quel sapore “di verdura” che tutti i bimbi normalmente scansano. Sono dovuta arrivare agli anni dell’adolescenza per capire che la squadra composta da Maresina, Fioretta e Broccolo Fiolaro fosse quasi ad uso e consumo tipico della Provincia di Vicenza. I tempi sono cambiati e sono cambiati anche i mercati della verdura sparsi per il paese. Il Broccolo Fiolaro di Creazzo è pronto a imperare sulle tavole di tutta Italia e rendere migliore il nostro inverno.

Mia nonna Cecilia mi diceva sempre che la verdura invernale, per essere buona al punto giusto, deve prendere una gelata. Non ci sono più le notti glaciali di circa 40 anni fa e io ricordo con piacere quella cassetta di legno messa fuori dalla porta di casa, con dentro cavoli di ogni tipo e un po’ di Broccolo fiolaro. Questa verdura a foglia verde si chiama broccolo perché è Crucifera a tutti gli effetti ma, visivamente, sembra più un qualcosa a metà tra le coste e gli spinaci. Tutto verde però. Il gusto è propriamente quello di un broccolo ma visivamente inganna alla grande.

broccolo fiolaro creazzo come si cucina

Perché si chiama Fiolaro?

Il Broccolo Fiolaro ha trovato a Creazzo il suo habitat migliore per via del tipo di terreno. Si tratta di un vero e proprio tesoro, a livello di proprietà nutritive e possiamo solo immaginare il suo significato nell’alimentazione – soprattutto contadina – di un sacco di anni fa. Questo prodotto, infatti, nasce e cresce quando, di norma, gli orti riposano e non producono un gran che. Sulla tavola di casa mia, c’è sempre stato e mia nonna mi raccontava che, in tempi di guerra, era davvero una manna dal cielo. Questo ortaggio deve il suo strano nome alle sue infiorescenze che, in dialetto veneto, sono dette “fioi” ovvero figli. La pianta, infatti, si presenta con un nucleo centrale e tante infiorescenze ad esso collegate, come una madre che tiene stretti a sé i propri figli.

ricetta con il broccolo fiolaro creazzo

Come mangiare il broccolo fiolaro: una ricetta di recupero

I mesi di gennaio e febbraio sono i migliori per trovare nei mercati il Broccolo Fiolaro di Creazzo. Una volta comprato (e pulito), come si usa in cucina? Le ricette potrebbero essere davvero tante: lo si può bollire e, semplicemente, mangiare come accompagnamento di qualsiasi piatto di carne o di formaggio. Io, personalmente, lo mangio in qualunque forma e lo adoro se abbinato a un piatto perfettamente vicentino e di origine proprio povera. Prendete della polenta, fatta da qualche giorno. Mettetela in uno schiaccia patate e schiacciatela per ottenere una sorta di purè di polenta. A questo, aggiungete un goccio di latte, un uovo intero e un po’ di farina bianca per addensare. Con il composto ottenuto potete formare degli gnocchi, da buttare in acqua bollente e scolare non appena vengono a galla. Per il condimento, mettete del broccolo fiolaro precentemente lessato in una padella (io lo lesso e poi lo taglio un po’, come si fa con gli spinaci). Fate rosolare con qualche cubetto di soppressa veneta (se vi manca, usate un po’ di salsiccia). Aggiungete gli gnocchi e il piatto sarà pronto.

Articolo e foto di Giovy Malfiori

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