
I posti da visitare nelle Marche in un weekend
Da Recanati a Loreto fino alla Riviera del Conero
I posti da visitare nelle Marche sono molti, la regione è ricca di città magnifiche, di antichi borghi e di un paesaggio naturale spettacolare, cha va dalla montagna, alle colline, fino al mare. L’itinerario che vi propongo riguarda due luoghi che ho sempre desiderato visitare: Recanati e Loreto. Scopriremo dove Leopardi visse e lavorò alle sue opere più famose e ci fermeremo poi a Loreto, uno dei luoghi di pellegrinaggio più importanti d’Europa e del mondo. Proseguiremo infine verso la Riviera del Conero, un tratto particolare di costa, dove il promontorio scende a picco sul mare. Passeremo da Porto Recanati e da Numana per fermarci infine a Sirolo.
Recanati. “Città dell’infinito”
Recanati è la città di Leopardi e ovunque si respira la sua presenza, evocata dai luoghi cantati nei suoi versi. Giacomo Leopardi nacque a Recanati nel 1798. Il padre, il Conte Monaldo, era un amante delle lettere e del sapere e cercò di educare anche i figli all’apprendimento e alla lettura. Il fulcro di tutto questo sapere stava nella ricchissima Biblioteca che il Conte Monaldo creò nel tempo, una raccolta di ben 20.000 volumi. Questo luogo diventò per il poeta irresistibile, qui poteva leggere e imparare moltissime cose e fin da giovanissimo studiò da solo sui testi. La prima cosa da fare a Recanati è quindi raggiungere quella che fu la sua casa, Palazzo Leopardi, l’antica dimora della famiglia, dove il poeta passò gran parte della sua esistenza.
Palazzo Leopardi
Palazzo Leopardi è visitabile solo in parte ed è ancora oggi abitato dagli eredi del poeta. La struttura, molto signorile, deve il suo attuale aspetto alla ristrutturazione settecentesca del prozio di Leopardi, l’architetto Carlo Orazio Leopardi. Salendo l’imponente scalone si arriva al primo piano che è occupato dalla magnifica Biblioteca. Ne rimarrete affascinati, tutto è rimasto come allora, i tantissimi libri, lo scrittoio, la finestra dalla quale il poeta si affacciava per guardare sulla piazza, resa famosa dalla lirica “Il sabato del villaggio”. Sulla piazza si trovano anche la Chiesa di Santa Maria di Montemorello, le scuderie che sono oggi la biglietteria e altre abitazioni, tra cui quella di Teresa Fattorini, la tessitrice descritta da Leopardi nella poesia “A Silvia”. Il percorso all’interno del palazzo prosegue nei grandi saloni, nella galleria con le opere d’arte, nella camera da letto e nel giardino sul retro. Si possono visitare anche le cantine, restaurate recentemente e diventate spazi per esposizioni ed eventi enogastronomici.
“Sempre caro mi fu quest’ermo colle…”
Non lontano da Palazzo Leopardi si trova il “colle dell’Infinito”, sul monte Tabor, un luogo dove il poeta amava trascorrere le ore, percorrendone i sentieri e meditando. Il parco è meraviglioso con piante mediterranee e fiori profumatissimi. Da qualche anno è stato ripristinato anche l’orto del vicino Monastero di Santo Stefano, affidato al FAI. Proprio qui il percorso vi porterà all’interno del famoso idillio leopardiano, “L’infinito”. Si inizia con la registrazione della propria voce mentre si legge la poesia per poi percorrerne i luoghi descritti. Un vero viaggio nei versi del poeta a contatto con il paesaggio reale, in un’immersione multisensoriale. Un’esperienza emozionante che dà la sensazione di percepire lo “stato d’animo” descritto dal poeta e rivivere il senso e il valore di questa famosa lirica.
Piazza Leopardi
Proseguendo verso il centro di Recanati, prima di raggiungere Piazza Leopardi, ci possiamo fermare nel complesso di Sant’Agostino. Qui si può scorgere un altro luogo leopardiano, la torre de “Il passero solitario”, visibile all’interno del chiostro. Sempre in questa zona è possibile visitare il Museo Civico di Recanati, all’interno di Villa Colloredo Mels. Nella sezione rinascimentale spiccano le straordinarie opere di Lorenzo Lotto, tra cui il suo capolavoro più famoso, l’Annunciazione. Ed eccoci in Piazza Leopardi, una grande piazza dedicata al poeta nel 1898, per il centenario dalla sua nascita. Vicino al Palazzo Comunale svetta l’antica Torre Civica, che Leopardi rinominò Torre del Borgo ne “Le Ricordanze”. Alta ben 36 metri, è visitabile salendo i numerosi scalini e una stretta scala a chiocciola, fino a raggiungere il terrazzo panoramico. Da lassù si può ammirare l’antico borgo e il paesaggio che lo circonda, che va dai monti Sibillini al mare. Il nostro percorso a Recanati finisce ma l’itinerario prosegue verso un altro antico borgo, uno tra i più importanti posti da visitare nelle Marche, meta di tantissimi pellegrini e conosciuto in tutto il mondo: il Santuario di Loreto.
Basilica della Santa Casa di Loreto
L’antico borgo di Loreto si trova all’interno delle mura della Basilica della Santa Casa, importante luogo di pellegrinaggio mariano. Le mura nel corso del tempo vennero potenziate e fortificate fino a rendere l’aspetto della Basilica simile ad una fortezza. Proprio sopra le mura ci sono i “camminamenti di ronda”, costruiti a difesa della Santa Casa. La Basilica è un grande complesso in stile gotico-rinascimentale che nel tempo, grazie a svariati artisti, tra cui il Bramante, il Sangallo e il Vanvitelli, divenne una delle più straordinarie opere di architettura e di arte sacra. In piazza della Madonna si possono scorgere la Basilica, con la sua bellissima facciata in pietra d’Istria, il Campanile vanvitelliano, inglobato nel monumentale palazzo apostolico, il monumento a Papa Sisto V e la Fontana maggiore. Il Museo Pontificio Santa Casa si trova ai piani superiori del palazzo apostolico e conserva molti capolavori di diversi artisti, tra cui la bellissima sala dedicata a Lorenzo Lotto.
La Santa Casa di Maria di Nazareth
All’interno della Basilica si trova uno dei tesori più significativi della cristianità: la Santa Casa di Maria di Nazareth. Una leggenda racconta che i resti della casa furono trasportati dagli angeli da Nazareth al colle marchigiano. Intorno a questo nucleo si sviluppò l’intero Santuario. Varcata la soglia della porta Santa si entra in un luogo grandioso, ricchissimo di decorazioni, affreschi e opere d’arte di grande valore. Il culmine di questo splendore si trova sotto l’enorme cupola ed è la Santa Casa di Maria, interamente ricoperta da un rivestimento marmoreo di straordinaria bellezza. La decorazione scultorea è uno dei massimi capolavori del Rinascimento e fu ideata da Donato Bramante. Questo è il punto più spirituale e raccolto dell’intera Basilica. L’interno conserva i resti delle pareti in mattoni della casa di Maria e la statua della “Madonna nera”. Vi consiglio di visitare prima la Santa Casa e poi dedicare un po’ di tempo all’interno della Basilica, alle cappelle e ai suoi bellissimi capolavori. Usciti dal santuario e raggiunto il bastione difensivo di Porta Marina, troverete il Parco della Rimembranza. Un luogo molto suggestivo da cui osservare sia la struttura monumentale della Basilica, con ben 9 cappelle absidali, sia il panorama su tutta la vallata e il mare. Proprio il mare è la nostra meta finale, che dista pochi chilometri da Loreto.
Riviera del Conero
Sulla Riviera del Conero incontriamo inizialmente Porto Recanati, le cui antiche origini si possono ancora vedere nella costruzione medievale del Castello Svevo, risalente al XIII secolo. Il borgo marinaro è una località balneare molto frequentata con un bel lungomare. Le spiagge più belle di questo tratto di costa si trovano però a Numana e Sirolo. Siamo nel Parco regionale del Conero, un’area naturale protetta con una rigogliosa vegetazione, caratterizzata sulla costa da rocce e spiaggette nascoste. Numana e la vicina Sirolo sono due antichi borghi molto belli da visitare, ma la cosa più affascinante è il paesaggio naturale in cui sono inseriti con delle spiagge incantevoli. Vi lascio con un’immagine suggestiva presa proprio dalla terrazza panoramica di Sirolo. Davanti a questo scenario meraviglioso il congedo de L’infinito è perfetto: “E ’l naufragar m’è dolce in questo mare”.
Articolo e foto di Morena Schiffo
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