parco del beigua

Escursione al parco del Beigua, sentieri e consigli per organizzare la visita

Sono innumerevoli i tesori paesaggistici che impreziosiscono il territorio della Liguria, stretto nell’abbraccio tra collina e mare. Uno di questi è il Parco Naturale Regionale del Beigua, invidiabile terrazza panoramica, riconosciuto dall’UNESCO e inserito nella esclusiva lista dei Geoparchi Globali.

Tanti prestigiosi apprezzamenti non sono un caso: il Parco del Beigua, il più vasto della regione, è infatti un caleidoscopio di paesaggi e ambienti che si fondono in totale armonia e danno vita a qualcosa di unico. Passiamo dalla montagna al mare, tra zone umide montane, siti di interesse archeologico, cascate, canyon, incredibili formazioni geologiche, santuari e dieci Comuni ognuno con le sue peculiarità e attrazioni turistiche (Cogoleto, Varazze, Arenzano, Campo Ligure, Genova – Crevari e Val Cerusa, Rossiglione, Masone, Sassello, Stella, Tiglieto).

cogoleto nel parco del beigua

È un autentico paradiso per gli appassionati di trekking ed escursioni, una meta di eccellenza per l’outdoor che conta una rete di sentieri lunga ben 500 chilometri: i percorsi attrezzati vantano una chiara e dettagliata segnaletica che mette in risalto gli aspetti naturalistici, storici e culturali che si possono incontrare lungo il cammino.

Non mancano aree adibite a sosta per una pausa relax e ristoro, rifugi, ripari non custoditi e strutture ricettive per offrire agli escursionisti l’occasione di organizzare al meglio la loro permanenza nel cuore dell’area protetta.

Lungo i sentieri del Parco del Beigua, una vasta scelta di emozioni

“Una vasta scelta di emozioni”: è così che ho deciso di chiamare il patrimonio all’interno del Parco ligure.

Partiamo dai Sentieri Natura, attrezzati e corredati da apposita segnaletica, che conducono i visitatori ad apprezzare il meglio del patrimonio naturale, culturale e storico del comprensorio:

  • Alpicella Neolitica, un sentiero adatto a tutti che consente di fare un tuffo nell’archeologia e nella Preistoria ammirando il sito neolitico in località Fenestrelle, il museo preistorico di Alpicella e la sorprendente Strada megalitica verso la cima del Monte Greppino, delimitata da enormi pareti in pietra ombreggiate dai faggi.
  • Curlo – Passo della Gava, sentiero panoramico escursionistico perfetto per il birwatching e l’osservazione della flora.
  • il Canyon della Val Gargassa, per escursionisti esperti, alla scoperta di suggestivi canyon tra laghetti e le rocce ofiolitiche scavate dall’azione incessante dell’acqua.
  • il Percorso ornitologico dove tutti possono ammirare l’avifauna del Beigua.
  • la Foresta della Deiva, un sentiero panoramico che, in quattro ore, conduce a conoscere il prezioso ambiente forestale ligure e i suoi abitanti.
  • Pratorotondo – Torbiera del Laione, sentiero per chi ha già un pò di esperienza, che in una decina di chilometri incanta lo sguardo con la Torbiera del Laione, dove vivono rettili e anfibi, i “blockstream” del Laione, grandi blocchi rocciosi, e i “blockfield” di Pratorotondo, da cui godere di un superbo panorama che spazia dalle Alpi Liguri alle Alpi Apuane.

La meraviglia del Parco del Beigua prosegue con i Sentieri Cultura, l’occasione per unire la bellezza paesaggistica a punti salienti del territorio:

  • il Percorso dell’Eremo del Deserto, nel comune di Varazze, con cui, in circa 45 minuti, si cammina all’interno delle mura dell’ex complesso monastico e si scopre un ambiente variegato dove convivono a stretto contatto alberi tipici dell’ambiente montano e specie mediterranee.
  • il Sentiero Archeologico, nel comune di Sassello, testimone della presenza umana in zona già nel 4000 a.C: si tratta di un percorso ad anello di tre chilometri, percorribile in due ore, dedicato alle incisioni rupestri.
  • i Sentieri Napoleonici, testimoni delle battaglie che avvennero sul massiccio del Beigua tra Austriaci e Francesi dal 10 al 16 aprile del 1800.

Ma non finisce certo qui, anzi, siamo appena all’inizio: sono ben 42 i sentieri escursionistici percorribili all’interno del Parco del Beigua, ognuno con la sua storia da raccontare e le sue chicche da mostrare.

Personalmente, ve ne segnalo due, suddivisi tra livello escursionistico e livello per escursionisti esperti:

  • Itinerario Anello Badia di Tiglieto, di livello escursionistico, di due ore e mezza, i cui punti di interesse sono appunto la Badia, abbazia cirstercense di impianto romanico edificata nel 1120 con convento, chiesa e refettorio, e la piana della badia, con i prati, la parete rocciosa, il corso del torrente Orba e un particolare torrione di roccia serpentinica.
  • Itinerario Arenzano – Monte Argentea, per escursionisti esperti, che in dieci chilometri porta dalla cittadina costiera di Arenzano fino al Monte Argentea.

Punti di interesse sono il Santuario di Gesù Bambino di Praga e il Parco di Villa Negrotto Cambiaso ad Arenzano, il “basamento cristallino” di Arenzano formato da rocce ricche di silice, e il “Curlo”, zona panoramica da cui osservare dall’alto l’abitato di Sciarborasca e di Arenzano e l’azzurro del mare.

Varazze nel parco del beigua

Consigli per vivere il Parco

Per ottenere tutte le informazioni pratiche, rivolgetevi ai Centri Visita e Punti Informativi del Parco che sono così dislocati:

  • Casa del Parco Foresta della Deiva e Centro Visite di Palazzo Gervino a Sassello
  • Centro Ornitologico e di Educazione Ambientale ad Arenzano
  • Centro di Esperienza Parco del Beigua e Palazzo Beato Jacopo a Varazze
  • Centro Visite Villa Bagnara a Masone
  • Punto Informativo Banilla a Tiglieto
  • Punto Informativo Bruno Bacoccoli a Cogoleto.

Le attività outdoor che potete praticare all’interno della magnifica area protetta del Beigua vanno dal nordic walking, al ciclismo su strada, all’arrampicata con vari gradi di difficoltà, alle ciaspolate, al podismo e trail running, fino al canyoning, all’orienteering, equitazione e trekking a cavallo.

Il parco è un favoloso mondo da vivere passo dopo passo ed esperienza dopo esperienza, regno di biodiversità, dove la natura è assoluta protagonista: inziate a scoprirlo piano piano e diventerà una meta prediletta foriera di sempre nuove sorprese.


Articolo e foto di Flavia Cantini

LEGGI ANCHE

Follow