
8 cose da vedere a Bari per una vacanza che non si dimentica
Bari per me è stata una piacevole scoperta e conferma di quanto mi era capitato di leggere in rete prima di decidere di visitarla: una meta vivace e con tanto da offrire, che si è aperta da anni al turismo e che è ormai apprezzata a livello internazionale.
Ed è proprio così: cose da vedere a Bari ce ne sono moltissime e con due giorni a disposizione (come nel mio caso) non vi annoierete di certo.
Fin dal mio arrivo all’uscita dalla stazione ferroviaria, mi ha trasmesso la sensazione di una città tutta da vivere e conoscere, in felice armonia tra antico e moderno, tradizione e innovazione.
Cosa vedere a Bari
Via Sparano da Bari
Il primo incontro che ho avuto con Bari è stata la principale via dello shopping griffato, l’elegante e frequentata Via Sparano da Bari, la strada pedonale lunga oltre mezzo chilometro che collega Piazza Aldo Moro (la piazza della stazione) con il centro storico Bari Vecchia.
E’ stato davvero un piacere percorrerla e soffermarmi a osservare le vetrine dei negozi di punta e di quelli storici, gustare un ottimo toast, panino e caffè nei vari locali che qui si affacciano ed esplorare gli otto salotti che la impreziosiscono, frutto del restyling del 2018: sono il salotto di porta vecchia, il salotto del culto, il salotto della moda, il salotto della musica, il salotto letterario, il salotto di Piazza Umberto.
Bari Vecchia
Il cuore di Bari mi ha sorpreso e affascinato: per conoscere a fondo la città, non perdetevi Bari Vecchia, con la sua tipica atmosfera, la bianca pavimentazione, i caratteristici vicoli in cui è un piacere camminare tra negozietti di souvenir, locali, ristoranti e botteghe.
Sono molteplici le attrazioni che racchiude il centro storico come Via dell’Arco, la “via delle orecchiette” dove osservare la lavorazione di uno dei fiori all’occhiello della gastronomia pugliese per mano delle residenti al di fuori dell’uscio di casa: un salto nella tradizione e nella bontà!
Ma non soltanto: tra le cose da vedere a Bari in zona meritano la Cattedrale di San Sabino e la Basilica di San Nicola da raggiungere con una passeggiata lungo la “Strada delle Crociare“, delizioso vicoletto ricco di mercati di frutta, negozi artigianali e di ricordi, insomma “turistico per eccellenza”.
Basilica di San Nicola e Museo Nicolaiano
Oltrepassando l’arco da Strada delle Crociare, vi troverete al cospetto della Basilicaintitolata al Patrono di Bari che svetta sull’omonima piazza dove si trova anche la statua del Santo.
Edificata tra il 1087 e il 1197, è un pregevole esempio di architettura romanico pugliese, solenne simbolo della città a pochi passi dal mare.
L’esterno è caratterizzato dalle due torri campanarie “mozze”, la Torre delle Milizie e la Torre del Catapano, e delicati motivi antropomorfi e zoomorfi nonché raffinate decorazioni con capitelli sulle facciate laterali.
Non da meno è l’interno, con soffitto ligneo del Seicento impreziosito dai dipinti di Carlo Rosa, il ciborio più antico della Puglia risalente al XII secolo, l’altare d’argento suddiviso in riquadri che raffigurano la vita di San Nicola, e la Cattedrale di Elia, opera in marmo traforato supportata da sculture romaniche.
Scendete poi nella cripta, suddivisa in navate con ventisei colonne sovrastate da capitelli romanici: l’altare centrale, impreziosito da un interessante mosaico pavimentale, custodisce le spoglie del Santo Patrono.
Dopo aver contemplato uno dei monumenti religiosi più rappresentativi di Bari, se vi rimane tempo potete fare tappa al vicino Museo Nicolaiano, museo storico religioso che conserva i “Tesori di San Nicola“.
Si articola in tre percorsi:
_ il Percorso Greco Romano con opere che uniscono la cultura e l’arte occidentale con l’arte cristiana;
_ il Percorso Bizantino per un tuffo nella storia secolare bizantina;
_ il Percorso Normanno Svevo che permette di approfondire uno dei periodi fondamentali per il capoluogo pugliese.
Cattedrale di San Sabino
Altra tappa che ho apprezzato durante la mia permanenza a Bari Vecchia è stata la maestosa Cattedrale di San Sabino, sede arcivescovile dell’arcidiocesi cattolica di Bari-Bitonto, altro fulgido esempio dello stile romanico-pugliese, edificata tra il XII e il XIII secolo.
Anche qui, colpisce la facciata esterna in candida pietra calcarea, abbellita dal rosone con ghiera istoriata, lesene e archetti.
All’interno, la cripta è custode delle reliquie di San Sabino e di Santa Colomba.
Vi lascio poi una curiosità: il 21 di giugno, solstizio d’estate, nel tardo pomeriggio verso le 17, i raggi solari che filtrano dai 18 spicchi del rosone vanno a combaciare alla perfezione con i petali della rosa che adorna la pavimentazione della navata.
Castello Normanno-Svevo
Completato l’itinerario a Bari Vecchia, ho speso un pò del mio tempo a Bari per ammirare uno degli altri simboli imperdibili, ovvero il Castello Normanno-Svevo, affacciato da un lato sul mare.
Suggestiva e imponente fortezza costruita per volontà di Ruggero il Normanno attorno al 1131, fu distrutta dai baresi nel 1156 per essere ricostruita sotto Federico II di Svevia nel 1223.
Oggi è visitabile e consente di visitare la Gipsoteca con riproduzioni in gesso delle sculture dei più significativi monumenti e cattedrali della regione, le preesistenti strutture di epoca bizantina, e il piano nobile con la Sala Angioina, la Sala Normanna e la Sala Aragonese.
Lungomare
Bari è anche città di mare e non ho resistito a raggiungere il lungomare che, con i lampioni, le panchine che guardano il mare, l’orizzonte infinito, dona una vista unica e l’occasione per rigeneranti passeggiate.
Per la precisione, sono tre i lungomare che offre la città: il Lungomare Imperatore Augusto, da cui si raggiunge il Teatro Margherita, sede di mostre ed eventi, il Lungomare Nazario Sauro e il Lungomare Araldo di Crollalanza, nella zona orientale.
Corso Vittorio Emanuele
Ho avuto occasione di soggiornare in Corso Vittorio Emanuele, via strategica che unisce Bari Vecchia con il borgo nuovo murattiano, un corso elegante di un chilometro che inizia dai Giardini Garibaldi e arriva al Teatro Margherita.
Si tratta del viale ricco di locali per la movida cittadina e punti da non tralasciare come il Teatro Piccinni, Palazzo Fizzarotti e il Municipio (oltre al Giardino Corso Vittorio Emanuele).
Teatro Petruzzelli
Infine, mi sono imbattuta con piacere nel Teatro Petruzzelli, il quarto più grande d’Italia, realizzato nel 1898, inaugurato nel 1903 e ricostruito nel 2009 a causa dell’incendio che lo colpì nel 1991.
Un gioiello architettonico da mettere in lista tra le cose da vedere a Bari.
Articolo di Flavia Cantini
LEGGI ANCHE