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Cosa vedere a Limone Piemonte, incanto di montagna

É un raccolto paradiso di montagna, Limone Piemonte, nell’abbraccio delle Alpi Marittime al confine con la Francia, collegato alla Liguria e alla Costa Azzurra dal traforo del Colle di Tenda, in Valle Vermenagna.

La “Montagna delle due Riviere“, a circa 25 chilometri da Cuneo, parte dei “Comuni Fioriti” e Bandiera Arancione del Touring Club, è una favolosa località turistica gettonata già alla fine dell’Ottocento, dalla significativa vocazione sciistica ma ideale per essere scoperta e vissuta in ogni momento dell’anno.

A Limone Piemonte, infatti, la sensazione di relax e tranquillità a contatto con la natura e con la montagna è sempre presente, in un clima alpino mite grazie alla vicinanza con il mare.

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Comodamente raggiungibile anche in treno con cambio a Fossano o Cuneo arrivando da Torino e a Savona e Fossano provenendo dalla Riviera, è un’ottima scelta per una gita fuori porta di una giornata oppure come meta di villeggiatura invernale ed estiva dove trascorrere piacevoli settimane in un contesto fiabesco.

Cosa vedere a Limone Piemonte

Il centro

Il mio primo consiglio è quello di “vivere il paese” e passeggiare per il caratteristico e accogliente centro pedonale tipicamente montano con le vie acciottolate e la strada centrale su cui si affacciano i negozi, alla scoperta di scorci suggestivi del “villaggio di montagna”.

Davvero graziosa è la piazzetta del Municipio con il Palazzo Comunale e, a pochi passi, la fontana del XVI secolo e la Chiesa Parrocchiale di San Pietro in Vincoli, con elementi di stile gotico e romanico e il campanile del XI secolo.

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Proseguendo il cammino, in un’atmosfera vacanziera e rilassata, lo sguardo si posa sulle abitazioni in pietra dai balconi in legno, le numerose strutture ricettive, il profilo delle vette, il verde dei prati, la Chiesa di Sant’Antonio da Padova, edificata nel Seicento come voto contro la peste, e la Cappella di San Giovanni Battista.

Il museo dello Sci

Ma non soltanto: in una delle mete turistiche invernali più apprezzate e attrezzate del Nord Est non può mancare il Museo dello Sci, ospitato dal 2012 nell’edificio in cui ha sede la Biblioteca, nella parte alta del centro storico: mediante fotografie, reperti storici, documenti, contenuti multimediali e testimonianze di personaggi dello sport, racconta la storia dello sci dagli inizi fino a oggi.

Altro tratto distintivo del borgo alpino di Limone Piemonte sono le incredibili sculture in legno di Barba Brisiu, artista di Borgo San Dalmazzo che scolpisce il legno a colpi di motosega.

La Riserva Bianca

Durante l’inverno, Limone è celebre per la “Riserva Bianca“, uno dei comprensori sciistici più completi delle Alpi Meridionali, con un’ottantina di piste nella zona del Colle di Tenda che si snoda dai 1010 metri di Limone capoluogo, a Limone 1400 e a Limonetto a 1300 metri.

Sono 18 gli impianti di risalita (tra cui una cabinovia) che dal centro di Limone conducono gli sciatori e gli snowboarder alla splendida skiarea: le piste per lo sci alpino, per sciatori di livello intermedio, si sviluppano per 56 chilometri e donano superbi panorami.

Ancora, il campo Maneggio, a meno di un chilometro dalla stazione ferroviaria e vicinissimo al paese, si trasforma in un’area sciabile per imparare gli sport invernali.

Limone Piemonte offre poi due piste per sci di fondo, adrenalinici fuoripista, uno snowpark, locali dove degustare i tipici piatti della cultura occitana e possibilità di indimenticabili escursioni con le racchette da neve lungo i torrenti.

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Infine, tra le bellezze naturali della “Regina delle Marittime”, non posso non citare i boschi, la “natura pura”, i prati in fiore, i torrenti di montagna, insomma un ambiente bucolico dove seguire i vari percorsi per escursionisti, trekker e cicloturisti (12, di cui 5 attrezzati per le mountain bike).

Limone Piemonte è un gioiello incastonato tra le montagne, dove la natura incantevole e incontaminata si fonde con la cultura e le tradizioni della regione, ricreando un’esperienza magica e indelebile in tutte le stagioni.

Articolo e foto di Flavia Cantini

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