
Il chinotto di Finalborgo, eccellenza della Riviera di Ponente
Un viaggio in Liguria riserva sorprese uniche da Levante a Ponente.
Oggi vi racconto un’eccellenza gastronomica, un raro e pregiato agrume che, seppur originario della Cina, ora cresce e viene coltivato soltanto in quel tratto di costa ed entroterra che va da Varazze a Pietra Ligure, nella provincia di Savona: il chinotto.
Pensate, la Liguria tra tutte le meraviglie e le opportunità che offre, ha anche il suo frutto speciale! Conosciamolo meglio.
La storia del chinotto in Liguria
Il chinotto, piccolo frutto di colore verde brillante (che col tempo si trasforma in arancio) e dal profumo inebriante e caratteristico, iniziò la sua avventura in Liguria quando un navigatore savonese, nel 1500, lo trapiantò sulla costa di Ponente.
Proprio qui, il chinotto trovò il suo ambiente ideale e migliorò addirittura le sue proprietà organolettiche.
Con il tempo, grazie a questo speciale agrume (che già aveva incontrato il favore dei navigatori siccome poteva essere conservato in acqua di mare e diventare quindi una delle poche fonti di vitamine di cui i marinai disponevano a bordo), si svilupparono nella provincia savonese molti stabilimenti specializzati nell’arte della canditura e si posero così le basi per un’importante tradizione pasticciera che ebbe il suo periodo di maggior splendore tra il XIX e il XX secolo.
La fortuna del chinotto durò fino agli anni Venti del Novecento quando un insolito susseguirsi di forti gelate invernali decimò le piante dando inizio a una crisi che rischiò di porre fine a una rara e golosa tradizione dolciaria.
Ma, per fortuna, così non è stato perché oggi, grazie all’impegno di piccoli produttori locali e di selezionate pasticcerie, il chinotto è tornato alla ribalta diventando simbolo di autenticità e specialità gourmet.
Un Presidio Slow Food dalle eccellenti proprietà
Questo prezioso frutto nel 2004 è entrato a far parte dei Presidi Slow Food con il fondamentale obiettivo di proteggerne la coltivazione e rilanciare l’arte della candidatura.
Slow Food è un’importante associazione internazionale fondata nel 1986 che a oggi conta centomila iscritti e una rete di duemila comunità che attuano una produzione di cibo sostenibile, di alta qualità e su piccola scala.
Il nobile obiettivo di Slow Food è quello di diffondere la cultura del cibo come portatore di tradizioni, identità, piacere e promuovere uno stile di vita rispettoso dei territori e delle tradizioni.
Il chinotto ha notevoli proprietà: è ricco di vitamina C (le bevande rinfrescanti a base di questo frutto sono ricche di questa vitamina così preziosa per la nostra salute) e dai fiori e dalla scorza si estraggono composti fitoterapici utilizzati per facilitare la digestione e combattere l’insonnia.
Venendo poi alle specialità dolciarie, dal chinotto si ricava l’omonima bevanda, gassata e dal sapore amarognolo, e si preparano canditi, marmellate e mostarde.
Il chinotto di Finalborgo
Sicuramente adesso vi sarà venuta la curiosità di conoscere da vicino un frutto così tipico e di assaggiare le golose specialità che derivano dalla sua sapiente lavorazione.
Nel suggestivo entroterra di Finale Ligure, a Finalborgo, storico e caratteristico borgo in provincia di Savona, è possibile toccare con mano tanta meraviglia visitando un suggestivo chinotteto la cui atmosfera bucolica e genuina trasporta in un passato dai ritmi lenti e vicini alla Natura.
Inoltre qui, in un territorio immerso nel verde sulle alture del Finalese che guardano il blu del Mar Ligure, scoprirerete gli autentici e genuini sapori della Liguria degustando prodotti unici fatti in casa con amore e dedizione nel rispetto dell’ambiente, della stagionalità e della tradizione.
Ma non finisce qui: vi riempirete gli occhi di stupore anche passeggiando nel centro storico perfettamente conservato di Finalborgo tra vicoli di ciottolato, scorci affascinanti e aristocratici palazzi di epoca rinascimentale.
Visitare un chinotteto avvolti in un fascino d’altri tempi, conoscere da vicino il chinotto e assaggiarne le prelibate specialità significa immergersi in un’esperienza autentica, esclusiva, lontana dal turismo di massa e dalle “solite attrazioni” per turisti.
Vuol dire sentirsi parte del luogo, assaporarne i sapori e i profumi come la gente del posto, entrare in contatto con il territorio e uno dei prodotti che sono vanto della provincia di Savona e della Liguria.
Un incanto per gli occhi, il palato e il cuore, un’emozione genuina che vi accompagnerà nel tempo.
Articolo e foto di Flavia Cantini
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