
Il Castello di Miramare a Trieste
Il Castello di Miramare si trova a pochi chilometri dal centro di Trieste in un luogo quasi incantato. In cima al promontorio di Grignano, si erge in tutta la sua eleganza su uno sperone roccioso, a picco sul mare. Una costruzione completamente bianca, in pietra d’Istria, che insieme agli elementi naturali crea uno scenario unico di straordinaria armonia. Visiteremo prima il castello e il parco, poi ci sposteremo verso Trieste per arrivare alla bellissima Piazza Unità d’Italia per ammirarla illuminata di sera. Un itinerario tra storia e arte, immersi in un ambiente naturalistico di una bellezza stupefacente.
Visita al Castello di Miramare a Trieste
“Mira el mar”
La bellezza del promontorio carsico, a strapiombo sul mare, colpì molto l’arciduca Ferdinando Massimiliano d’Asburgo che ne acquistò, verso metà dell’Ottocento, una gran parte di ettari per costruire una bellissima dimora per lui e la consorte Carlotta del Belgio, il suo nome doveva essere “mira el mar”. Massimiliano era contrammiraglio della marina austriaca e il porto di Trieste era l’ideale per intraprendere i viaggi con la sua flotta. Deciso a trasferirsi a Trieste, l’arciduca pensava ad una dimora dove rifugiarsi e abitare con la sua amata moglie Carlotta, quel luogo era perfetto.
Castello di Miramare – Storia
La costruzione del Castello di Miramare durò quattro anni dal 1856 al 1860. Massimiliano e Carlotta però vi abitarono poco tempo. Dopo la morte di Massimiliano e il rientro di Carlotta in Belgio, vi soggiornò alcune volte anche la Principessa Sissi che adorava il mare. Dopo la Prima guerra mondiale tutta l’area di Miramare fu restituita all’Italia e dopo i necessari restauri il Castello di Miramare diventò Museo nel 1929. Fu chiuso dal 1931 al 1937, quando divenne residenza del duca Amedeo di Savoia Aosta. Durante la Seconda guerra mondiale il castello fu occupato da vari eserciti stranieri, fino alla restituzione di Trieste all’Italia, nel 1954. Iniziarono i lavori di restauro e tutte le decorazioni, le tappezzerie, gli arredamenti, furono ricollocati e risistemati grazie a documentazioni e immagini d’epoca. Una parte dell’edificio fu dedicata alle stanze che aveva occupato il duca Amedeo di Savoia Aosta. Nel 1955 il Museo Storico e il Parco del Castello di Miramare riaprirono al pubblico, dal 2016 è stato dichiarato museo autonomo statale.
Massimiliano e Carlotta
La triste storia di Massimiliano e Carlotta iniziò nel momento in cui lui accettò di essere incoronato Imperatore del Messico. Aveva aspettato a lungo il momento del suo riscatto e partì con Carlotta per raggiungere il paese. In Messico però la situazione era molto complessa e Massimiliano si trovò al centro di un’insurrezione civile e di una lotta di potere tra forze internazionali. Non fece più ritorno da quel viaggio e fu fucilato nel giugno del 1867. Carlotta era rientrata in Italia, a Miramare, già alcuni mesi prima. Nel castello vuoto iniziò a stare male, il suo sogno d’amore si stava sgretolando. Alla notizia della morte di Massimiliano lo squilibrio mentale la dilaniò, visse rinchiusa nel Castelletto fino a che fu ricondotta dai suoi parenti in Belgio.
Interni del Castello di Miramare
Il castello è costituito da tre piani, la residenza di Massimiliano e Carlotta al piano terra, le sale dedicate agli ospiti e per un periodo dimora di Amedeo di Savoia Aosta al secondo piano, le stanze della servitù al terzo piano. Tutte le sale sono decorate e allestite in maniera molto curata. Al piano terra si trovano gli ambienti più intimi, la stanza da letto dei coniugi, il loro bagno e una biblioteca. La bellissima biblioteca, in legno di quercia, è ricca di volumi di storia, botanica, arte, architettura e letteratura. Al primo piano ci sono le stanze di rappresentanza e quelle riservate agli ospiti illustri, come La Camera dei Regnanti, La Sala della Musica, La Sala delle Udienze e la Sala del Trono. Qui spiccano in particolare le imponenti decorazioni e gli stemmi imperiali che dovevano impressionare i delegati e gli ospiti.
Il Parco del Castello di Miramare
Il Parco si sviluppa intorno al castello e sul promontorio con un’estensione di molti ettari. All’interno del parco Massimiliano fece costruire il Castelletto che fu la prima dimora degli sposi mentre si completava il castello. Lungo i sentieri si possono trovare diverse sculture, il laghetto dei cigni con una piccola casetta in legno e una Cappella. Le molte varietà di piante furono scelte personalmente da Massimiliano, appassionato di botanica, e pur non essendo tipicamente mediterranee si sono adattate nel tempo all’ambiente creando un insieme naturalistico di singolare bellezza. Le scuderie si trovano sulla strada che porta al Castello di Miramare. Sono oggi sede di mostre temporanee e un’area è dedicata al Museo immersivo dell’area protetta del Parco Marino di Miramare. Il BIOdiversitario Marino, BioMa, è un’area espositiva e didattica che propone esperienze immersive nelle varietà naturali e ambientali del Golfo di Trieste.
Trieste – Piazza Unità d’Italia
Per concludere il nostro itinerario da Miramare ci dirigiamo verso il centro di Trieste. In pochi minuti di macchina raggiungiamo Piazza Unità d’Italia, dove possiamo parcheggiare facilmente lungo il molo. La piazza è una delle più grandi e più belle d’Europa, direttamente affacciata sul mare. Si può godere di una vista spettacolare sia verso il mare che verso la piazza, dove gli imponenti palazzi sono disposti come in una scenografia teatrale. Le ricche decorazioni delle facciate ricordano gli antichi splendori di quella che fu una grande capitale mitteleuropea. Nella piazza ci sono alcuni locali storici, il più famoso è sicuramente il Caffè degli Specchi, un tempo tappa di personaggi illustri come James Joyce e Italo Svevo. Non ci resta quindi che sederci e godere della vista, in una romantica piazza illuminata di sera.
Informazioni utili
Il Castello di Miramare è aperto tutti i giorni dalle 9.00 alle 19.00.
Il Parco apre alle 8.00, l’ingresso è libero tutto l’anno.
Per informazioni più dettagliate potete visitare la pagina ufficiale a questo link: castello di miramare
Articolo e foto di Morena Schiffo
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