
Cosa vedere a Brindisi: un tuffo nella Storia
Prima di partire per la mia prima vacanza in Puglia avevo sentito parlare molto di Bari e Lecce ma meno di Brindisi: eppure, con la mia curiosità, ho deciso di includerla nel tour e vi consiglio di fare altrettanto.
In un giorno di pioggia, che ha reso l’atmosfera ancora più suggestiva e “soffusa”, ho conosciuto una città ricca di storia e cultura, comoda da visitare, che custodisce tutt’oggi le tracce di un importante passato: infatti il suo porto naturale, tra i più importanti del Mediterraneo, ha reso Brindisi un crocevia commerciale fin dall’antichità con il passaggio di varie civiltà nel corso dei secoli, tra cui i Greci, i Romani, i Bizantini e i Normanni.
Un fascino che potrete vivere appieno anche con una sola giornata a disposizione: vi racconto, sulla base della mia esperienza, le tappe da non perdere.
Brindisi, cosa vedere
Piazza Duomo e le sue bellezze architettoniche
In cima alla lista di cosa vedere a Brindisi vi segnalo subito Piazza Duomo, cuore del centro storico, la più antica e la più bella: assomiglia a un salotto su cui si affacciano alcuni degli edifici più rappresentativi della città ovvero la Cattedrale di Santa Maria Assunta, il Portico dei Cavalieri Templari, il Museo Archeologico, Palazzo Balsamo e il Seminario, tutti dalla chiara impronta romana e medievale.
Ed è il Duomo che ha subito catturato la mia attenzione, maestoso esempio di architettura romanico-gotica risalente al XIII secolo, con modifiche e ampliamenti nel corso del tempo (basti pensare che il sisma del 1743 lo distrusse quasi completamente).
La facciata presenta un portale decorato con sculture e bassorilievi raffiguranti scene bibliche e figure sacre; i dettagli architettonici sono impreziositi da archi ogivali e rosoni che aggiungono un tocco di eleganza e grazia.
All’interno, l’atmosfera è solenne e suggestiva: le navate laterali e quella centrale sono sorrette da colonne slanciate e archi a sesto acuto, ed è ancora possibile ammirare pregevoli mosaici e tele nonché i frammenti dell’antica pavimentazione.
Ancora, degna di nota è la Cappella del Santissimo Sacramento, caratterizzata da un sontuoso altare barocco e cupola affrescata.
Dopo aver dedicato il giusto tempo a scoprire la Cattedrale, tornati sulla piazza osservate con attenzione il Portico dei Cavalieri Templari, dalle fattezze medievali, con arcate gotiche e colonna in marmo greco: la sua funzione non è ancora del tutto chiarita, si trattava forse di una loggia?
Se amate la Storia e desiderate una “full immersione culturale” dalla Preistoria all’Età Romana, oltrepassate il Portico ed entrate a visitare il Museo Archeologico Provinciale Francesco Ribezzo, intitolato all’illustre archeologo e glottologo originario di Francavilla Fontana (Brindisi).
Le sale espositive sono organizzate in maniera chiara e didattica e consentono di seguire un percorso cronologico e tematico.
La collezione del Museo comprende una vasta gamma di reperti, tra cui ceramiche, monete, gioielli, sculture e manufatti, preziose testimonianze delle civiltà che hanno abitato la regione nel corso dei secoli, come gli Apuli, i Messapi, i Romani e gli Italioti.
Tra le opere spiccano i celebri Bronzi di Punta del Serrone, due statuette bronzee raffiguranti guerrieri, e altri reperti di grande interesse includono i resti di una nave romana, la ricostruzione di una necropoli messapica e una vasta collezione di reperti epigrafici.
Oltre alle sale espositive, il museo ospita anche un’aula didattica e spazi per mostre temporanee, conferenze e attività culturali.
Le Colonne Romane, al cospetto della Storia
Tra il centro storico e il porto, un potente richiamo alla storia millenaria di Brindisi e alla sua connessione con l’Antica Roma sono le Colonne Romane, monumento simbolo della città dal XIV secolo, che segnano la fine dell’Appia Antica, strada all’epoca vitale per i trasporti e i commerci.
In origine, le colonne erano due ma, nel 1528, una crollò e l’altra venne poi distrutta durante la Seconda Guerra Mondiale.
Tuttavia, sono state oggetto di restauro tra la fine degli anni Novanta e l’inizio del Duemila e oggi sono attrazioni indiscusse, un luogo che incanta per la grandiosità e il significato storico, dove si può percepire il passato che si fonde con il presente fino a quell’epoca lontana in cui Brindisi era un fulcro dell’Impero Romano.
Il Lungomare Regina Margherita, vocazione marinara
Per rispondere alla domanda “Cosa vedere a Brindisi?” non posso non parlare della sua vocazione marinara, del suo porto e del Lungomare Regina Margherita, uno sguardo sul blu dove concedersi una rilassante passeggiata panoramica.
Non mancano panchine per una sosta ammirando l’Adriatico, bar, ristoranti, gelaterie, locali, musica e intrattenimento.
La Chiesa di San Giovanni al Sepolcro, patrimonio storico
Un’altra chicca della città pugliese è la Chiesa Tempietto di San Giovanni al Sepolcro, aperta al pubblico con visite guidate, in pieno centro, notevole esempio di architettura romanica.
La semplice facciata è impreziosita da una serie di archi ciechi e da una finestra centrale che diffonde una delicata luce all’interno mentre l’ingresso principale è incorniciato da un portale in pietra scolpita con scene bibliche.
La chiesa presenta un’unica navata, sorretta da colonne di granito e archi a sesto acuto che le conferiscono un’atmosfera mistica: le pareti sono decorate con affreschi e alcune zone del pavimento sono realizzate in mosaico.
Uno degli elementi più interessanti è poi la cripta sotterranea, accessibile tramite una scala interna, ambiente intimo e silenzioso.
Il Bastione Carlo V e il Bastione San Giacomo, testimonianze aragonesi
Passeggiando verso la stazione, al di fuori del centro storico, il mio sguardo è stato catturato da altre notevoli testimonianze del passato di Brindisi: le due fortezze aragonesi, il Bastione Carlo V e il Bastione San Giacomo. Di forma pentagonale, svolgevano un ruolo di difesa della città dagli attacchi via terra.
Il Castello Svevo, dulcis in fundo
Infine, per concludere il mio tour a Brindisi, ho avuto il piacere di scorgere il Castello Svevo, il più antico e importante, edificato nel 1227 su volere di Federico II come residenza fortificata propria e delle guarnigioni, oggi sede del Comando della Brigata Marina San Marco.
A ridosso del centro, un suo lato si affaccia sulla parte interna del porto, a difesa anche di questa zona nevralgica.
Articolo e foto di Flavia Cantini
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