
Barolo, cosa vedere nel paese del vino cuore di Langa
Immerso nel verde dei vigneti e delle dolci colline delle Langhe Patrimonio UNESCO, Barolo, borgo Bandiera Arancione del Touring Club, è una meta per intenditori e amanti del turismo lento ed enogastronomico, patria dell’omonimo e celebre vino rosso, il “Vino dei Re”.
Conoscere e apprezzare Barolo significa conoscere e apprezzare la sua forte identità vitivinicola, profondamente legata al territorio e al suo vino da cui deriva il nome, un rosso granato dal bouquet avvolgente e complesso che nasce dalle uve Nebbiolo in purezza e invecchia per almeno tre anni, di cui 18 mesi in botti di legno.
Una passeggiata nel raccolto centro storico permette di assaporare fin da subito la bellezza del borgo: scopriamo insieme cosa vedere a Barolo.
Cosa vedere a Barolo
Il castello di Barolo
Il primo a catturare lo sguardo è, senza dubbio, il Castello Faletti (il “Castello di Barolo”) ampliato, a partire da una fortificazione eretta nel X secolo, nel corso dei secoli dalla famiglia che ne divenne proprietaria nel 1200.
Nell’Ottocento, il maestoso maniero divenne la residenza di campagna degli ultimi marchesi Faletti di Barolo, Carlo Tancredi e la moglie Juliette Colbert, conosciuta come Giulia di Barolo, la marchesa che ebbe l’intuizione di chiedere all’enologo Louis Oudart (chiamato da Camillo Benso di Cavour a supervisionare la produzione dei vini a Grinzane Cavour) consigli per migliorare il vino Nebbiolo che, ben presto, sarebbe così diventato uno dei vini più famosi, tanto da suscitare l’interesse di Casa Savoia.
Oggi, il Castello è sede dell’Enoteca Regionale del Barolo che propone 180 etichette in vendita e degustazione e, dal 2010, ospita il WiMu, il Museo del Vino, un originale percorso interattivo e ricco di emozioni su cinque piani alla scoperta del mito e della cultura del nettare di Bacco e del suo rapporto con l’uomo.
Ma non è tutto: fa bella mostra di sé anche il Museo delle Etichette, una raffinata collezione (tra le più significative a livello internazionale) di etichette per vino donate dal Fondo Cesare e Maria Baroni Urbani.
Per concludere al meglio la visita, dalla terrazza del Castello si apre un panorama davvero invidiabile sulle Langhe a perdita d’occhio.
Piazza Faletti
La piazzetta “corte” del Castello, Piazza Faletti, è un grazioso angolo che non lesina chicche da ammirare: qui, infatti, si affaccia la Chiesa di San Donato, dal tenue colore rosato, e l’Aula Picta, cappella adibita a museo per mostre temporanee.
Museo del Cavatappi
Poco distante, in Piazza Castello 4, vi attende poi un altro museo, altrettanto curioso e originale: si tratta del Museo dei Cavatappi, ricavato in un’ex cantina dai soffitti con volte a botte dove scoprire, lungo 19 sezioni, ben 500 esemplari di cavatappi realizzati a partire dal Seicento in ogni angolo del mondo.
Le cantine di Barolo
Barolo riserva poi scorci unici sui vigneti di Langa, negozi tipici, ristoranti e imperdibili esperienze di degustazione in uno dei tanti wine bar e cantine della zona.
A questo proposito, tra i filari della collina di Barolo in Via Crosia 40, spicca L’Astemia Pentita, eclettica cantina dall’estetica pop inconfondibile, pensata dalla titolare Sandra Vezza e inaugurata nel 2016: se gli esterni colpiscono, gli interni non sono da meno. Surrealisti e impreziositi da grandi dipinti a muro di artisti locali, regalano l’illusione di ritrovarsi nel cuore di una cassa di vino: un’esperienza incredibile, da provare!
Una tappa a Barolo è un viaggio poetico tra i profumi e i sapori del territorio, la quiete del dolce paesaggio collinare e l’operosità dei vigneti, la sorpresa di musei che vivono soltanto qui, la magia della Langa.
Articolo e foto di Flavia Cantini
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