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Arquà Petrarca: guida alla scoperta di un borgo magico

Scopriamo cosa fare e cosa vedere in uno dei borghi più belli del Veneto

Arquà Petrarca impreziosisce con la sua medievale bellezza lo straordinario Parco Regionale dei Colli Euganei. Rientra, a buon diritto, nel circuito dei Borghi più Belli d’Italia, nonché tra le mete più amate dai viaggiatori che partono alla scoperta del Veneto e della provincia di Padova, in particolare.
Legato intimamente agli ultimi anni della vita del poeta Francesco Petrarca, che nella famosa casa museo al centro del borgo visse a partire dal 1370 fino alla morte, il paese potrebbe anche serenamente brillare di luce propria. Le sue stradine solitarie, così come i palazzi in pietra, mantengono intatto il fascino di un’epoca lontana che, nondimeno, passeggiando per quelle vie, sembra di avere ancora davanti agli occhi. I suoi immensi panorami, che si immergono nella dolcezza delle colline euganee, e si spingono anche più in là, conquistano il cuore immediatamente e rendono palese il motivo per cui il grande poeta scelse questa come sua casa.

In questa guida su Arquà Petrarca vogliamo aprirvi le porte di un piccolo mondo straordinario, colmo di bellezze ed eccellenze da proteggere come si fa con le cose più delicate, certi che in chiunque vi metta piede sorga spontaneo il desiderio di preservarlo. 

accesso casa Petrarca ad Arquà Petrarca

Cosa vedere ad Arquà Petrarca 

Innamoriamoci dei Colli Euganei a partire da una delle sue punte di diamante più preziose.
Scopriamo i principali punti di interesse del piccolo borgo di Arquà Petrarca, ma anche le sagre e gli eventi più importanti che lo animano durante l’anno e i ristoranti più rinomati e apprezzati in cui fermarsi a gustare i sapori profondi della cucina locale.   

Casa di Francesco Petrarca 

Eccoci al cuore del paese, l’edificio principe di questo paesino solitario dal quale parte la sua immensa fama. È in questa casa che il poeta Francesco Petrarca visse gli ultimi anni della sua vita a partire da quando la ricevette in dono dal Signore di Padova. Fu Petrarca stesso a ristrutturarla, ricavandone due entità separate, una per sé e per la sua famiglia e l’altra per i collaboratori domestici. Ma gli interventi ai quali il poeta si dedicò furono diversi, alcuni dei quali concentrati sullo splendido giardino nel quale la dimora è immersa. Altre modifiche significative, come la loggetta e la scala esterna che si notano immediatamente non appena varcato il cancello di ingresso, sono state introdotte nei secoli successivi, così come gli affreschi su alcune pareti interne. Lo studio di Petrarca sembra sia lo stesso di allora. Quel che è certo è che, tra gli innumerevoli cambiamenti ai quali l’edificio è andato incontro nei secoli, lo straordinario panorama sui colli è ancora quello che il grande poeta ammirava dalle sue finestre. 

casa di francesco petrarca ad arquà petrarca

Photo credit: Roberto Evangelista, Italia on the road

Oratorio della Santissima Trinità 

Sembra che Petrarca fosse solito visitare spesso la piccola chiesa. All’interno, la struttura dell’Oratorio della Santissima Trinità è piuttosto semplice e composta da un’unica navata centrale. Punti di forza della chiesa sono il grande altare ligneo del Seicento con la pala della Trinità, al cui lato si trova la statua di San Cristoforo. Indubbiamente notevoli sono gli affreschi, come quello dedicato alla Città di Padova nell’atto di rendere omaggio a un vescovo martire e il polittico di Sant’Agostino, realizzato negli ultimi decenni del Trecento da Jacobello di Bonomo.

Uscendo dalla chiesa si incontra la bellissima Loggia dei Vicari, in passato luogo di ritrovo e di importanti decisioni, abbellita dagli stemmi delle famiglie nobiliari che amministrarono Arquà Petrarca ai tempi della Serenissima. Nel 2003, la loggia ha visto un’importante opera di restauro che ha portato alla creazione di una copertura in rame sorretta da una struttura in vetro; il risultato sono gli splendidi riflessi prodotti dalla luce sul monumento che rendono il luogo ancora più suggestivo.

Chiesa di Santa Maria Assunta 

Come quasi tutti i luoghi di maggiore interesse di Arquà Petrarca, anche la storia della Chiesa di Santa Maria Assunta si intreccia a quella del poeta. Qui si tennero, infatti, i funerali di Petrarca che venne sepolto nelle immediate vicinanze.

Si tratta di una chiesa antichissima, che sembra risalire ai primi decenni dopo l’anno Mille. A quel periodo risalgono alcuni degli affreschi portati in luce dai numerosi interventi di restauro che si sono succeduti nel tempo, in particolar modo gli affreschi della scuola veneto-bizantina. All’interno della chiesa vi è un altare centrale, con la pala dell’Assunta di Palma il Giovane, e due altari laterali, uno dei quali presenta la pala del Battesimo di Gesù, realizzata da Pietro Damini da Castelfranco.

Fontana e Tomba del Petrarca 

Sul sagrato della Chiesa di Santa Maria Assunta si trova la Tomba di Petrarca, monumento realizzato alcuni anni dopo la morte del poeta in marmo rosso di Verona. Sulla tomba è riportata, in lingua latina, la frase che lo stesso Francesco Petrarca ha lasciato: “Questa pietra ricopre le fredde ossa di Francesco Petrarca, accogli, o Vergine Madre, l’anima sua, e tu, figlio della Vergine, perdona. Possa essa, stanca della terra, riposare nella rocca celeste”.

Subito di fronte alla Chiesa, ecco invece l’antica fontana presso la quale il poeta si recava a prendere l’acqua, per la quale lui stesso si attivò per implementare alcuni interventi di rifacimento.

Le targhe letterarie di Arquà Petrarca

Arquà Petrarca si trova all’interno del Parco Letterario Francesco Petrarca e dei Colli Euganei, ad oggi l’unico parco letterario riconosciuto in Veneto.

Passeggiando per il borgo, non vi sarà difficile incontrare le tante targhe letterarie disseminate lungo le sue strade. Queste danno voce e memoria agli scrittori che nel tempo si sono fermati in questi luoghi o li hanno attraversati: Francesco Petrarca, in primis, ma anche Ugo Foscolo, Gabriele D’Annunzio, George Byron e tanti altri.

Seguire l’itinerario delle targhe letterarie che collega Arquà a Cinto Euganeo è un altro, straordinario modo, di scoprire la storia di questi borghi.

Museo di Pianoforti antichi

Ecco qualcosa che non tutti conoscono. Ad Arquà Petrarca, e più precisamente nelle sale eleganti di Villa Centanin, sede della Fondazione Musicale Masiero e Centanin, è allestito il Museo di Pianoforti antichi. Una straordinaria esposizione di pianoforti risalenti al XVII e XIX secolo, provenienti da Italia, Germania, Austria e Francia.
L’intento dell’allestimento non è solo quello di mostrare la bellezza di questi strumenti, ma anche di riportarli a nuova vita. I pianoforti esposti, dopo aver ricevuto adeguati interventi di restauro, vengono impiegati durante gli eventi musicali organizzati dalla Fondazione, con l’intento di farne conoscere le sonorità, tanto diverse da quelle degli strumenti moderne.
Il museo è visitabile su appuntamento. Ai visitatori è data la possibilità di provare i pianoforti, purché esibendosi in melodie attinenti al tipo di strumento. 

La Festa della Giuggiola di Arquà Petrarca 

Divorare con gli occhi ma anche con la bocca. E uno dei modi più appaganti di conoscere un luogo è farlo attraverso il palato. 

Se avete in programma una visita ad Arquà Petrarca, sappiate che i primissimi giorni d’autunno rappresentano uno dei periodi più belli dell’anno per esplorare il piccolo borgo incantato. Non solo per le temperature amabili e le mille sfumature degli alberi ma perché è proprio in questo periodo che si festeggia uno dei simboli del paese: la giuggiola. Una delle immagini più belle che mi porto dall’ultima volta che ho visitato Arquà Petrarca è la fila di alberi carichi di giuggiole, ormai quasi pronte per essere colte, che accompagnano la passeggiata verso il centro.

La Festa della Giuggiola di Arquà Petrarca, organizzata dalla Pro Loco del borgo, si svolge ogni anno agli inizi di ottobre, in concomitanza con la raccolta dei preziosi frutti. Da questi nasce un nettare alcolico dal sapore aromatico e delicato, il Brodo di Giuggiole che, prima di essere il protagonista di un famoso detto popolare, è uno dei prodotti di punta dei Colli Euganei. Ma non solo: con le dolcissime e croccanti giuggiole si producono anche marmellate, creme e prodotti di cosmesi. La giuggiola, inoltre, è l’ingrediente principe dell’irresistibile Spritz Euganeo, che invito tutti a provare una volta in visita al borgo.

La sagra è l’occasione migliore per conoscere da vicino questo piccolo frutto e scoprire le ricette e le preparazioni che lo riguardano, nonché i produttori locali.  

Altri eventi ad Arquà Petrarca  

Non solo giuggiole. Gli eventi che nell’arco dell’anno si susseguono nel borgo caro a Petrarca sono tanti e tutti celebrativi delle migliori eccellenze del territorio euganeo. 

Come la Festa dell’Olio Novello, che si celebra ormai da oltre 15 anni e che porta ogni anno all’elezione del miglior olio di Arquà Petrarca. Il momento perfetto per incontrare i piccoli produttori locali e conoscere il meglio delle loro preparazioni.

Impossibile non citare Per le vie del Borgo, manifestazione che, diverse domeniche l’anno,  trasforma Arquà Petrarca in una grande mostra mercato del vintage, del collezionismo e dell’antiquariato. Una festa che riunisce decine di espositori provenienti da ogni parte del Veneto.

Nei primi giorni della primavera, il protagonista indiscusso diviene il mandorlo. Durante la Festa del Mandorlo, oltre agli appuntamenti volti alla conoscenza dell’albero e della sua coltivazione, i suoi gustosi frutti vengono celebrati dai ristoranti del borgo con piatti e degustazioni sfiziose.  

Infine, a partire da maggio, Arquà Petrarca si tinge delle sfumature delicate della lavanda. Nei giardini e in tantissime case è presente almeno una pianta. Gli appassionati che avranno la fortuna di raggiungere il borgo nella tarda primavera potranno visitare il Lavandeto di Arquà, in occasione delle domeniche “a porte aperte”. Il giardino ospita più di 100 varietà di lavanda. I curatori del lavandeto saranno felici di accogliere i visitatori e raccontare loro ogni curiosità a proposito di questo fiore speciale. 

Per conoscere i prossimi eventi che si terranno ad Arquà Petrarca consigliamo di consultare la pagina dedicata sul portale del borgo. 

Ristoranti ad Arquà Petrarca, dove trovare i sapori locali 

Dopo la visita al borgo, non c‘è niente di meglio che fermarsi per conoscere i sapori del territorio e assaporare una tradizione secolare che da sempre mette insieme ingredienti genuini e raffinati. Vi presentiamo, dunque, i nostri ristoranti preferiti ad Arquà Petrarca:

Ristorante Val Pomaro –  questo grande e bellissimo locale, appartato all’ombra degli ulivi, dista neanche 2 km dalla Casa di Francesco Petrarca. Per gli abitanti del borgo e i frequentatori dei Colli Euganei è una certezza: da più di sessant’anni, il Val Pomaro fa conoscere a tutti i piatti migliori della cucina veneta attraverso ricette che uniscono sapientemente tradizione e innovazione. Il menu pullula di preparazioni eleganti a base di ingredienti locali e prodotti del territorio: dai classici bigoli al ragù al Baccalà alla Vicentina, passando per la fragrante e leggerissima Pizza Gourmet. Non manca l’ampia scelta di vini, con un occhio di riguardo per le etichette dei Colli Euganei.

Ristorante il CanzoniereI prodotti del territorio sono i protagonisti indiscussi del menu di questo ristorante spazioso ed elegante, che accoglie banchetti, feste e ricevimenti tutto l’anno. Con la bella stagione, in particolare, è possibile usufruire della terrazza panoramica, location suggestiva tanto per un’occasione speciale quanto per un classico aperitivo. L’offerta gastronomica varia ogni mese, nel pieno rispetto della stagionalità di ogni ingrediente, e propone ricette venete ma anche preparazioni originarie di altri luoghi.

Ristorante Miravalle: Un’atmosfera elegante e rilassata, complice la straordinaria cornice paesaggistica che lo avvolge, vi accoglierà in questo ristorante a pochi metri dalla Casa del Petrarca e dalla Loggia dei Vicari.

Gestito dalla famiglia Trentin, che ha portato avanti l’attività intrapresa dai genitori alla fine degli anni Sessanta, il Miravalle nasce come location per eventi e banchetti ma, nel tempo, si è aperto anche a cene e occasioni private. Il menu contempla i piatti più ricercati della tradizione regionale. Per chi desidera fermarsi per trascorrere la notte, la locanda mette a disposizione degli ospiti otto stanze da letto bellissime e dotate di tutti i confort.

L’Enoteca di Arquà – Chi ai sapori della tavola preferisce la conoscenza degli ottimi vini biologici locali può bussare alla porta dell’Enoteca di Arquà, nel centro del borgo. Qui è possibile trovare il meglio della produzione dei vigneti euganei. Inoltre, il locale organizza periodicamente eventi e degustazioni con le aziende del territorio, ma in qualsiasi momento è possibile accomodarsi per un aperitivo a base di Spritz Euganeo, volendo accompagnato da antipasti, stuzzichini e prodotti a chilometro zero (molti dei quali possono essere anche acquistati). In primavera e in estate, sarà a vostra disposizione la terrazza panoramica con vista sulle colline.

Come arrivare ad Arquà Petrarca 

Questo piccolo borgo straordinario e immerso nel Parco Regionale dei Colli Euganei si trova a un’altitudine di circa 80 metri. La provincia di appartenenza è quella di Padova, dalla quale Arquà Petrarca dista circa 30 km. Da Abano Terme le distanza si riduce a 20 km, da Bologna sono circa 100 km e da Venezia circa 70 km.

Il mezzo più agevole con il quale raggiungere Arquà Petrarca è l’automobile: chi arriva da Bologna, Ferrara, Padova e Venezia potrà percorrere l’autostrada A13 e imboccare l’uscita di Monselice (dal quale Arquà Petrarca dista solo 5 km), mentre chi invece viene da Milano dovrà percorrere l’autostrada A4 e uscire a Montebello.

 

Articolo di Velia Ivaldi

 

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